Il miele di acacia è notoriamente il miele più apprezzato dai consumatori di miele, arrivando all’estremo che “O accia o niente!”.
Diciamo subito che la stagione 2021 è stata drammatica per tutta la produzione di miele nazionale, a macchia di leopardo si sono registrate produzioni da basse a nulle.
Per quanto riguarda il miele di acacia la situazione è veramente drammatica. A livello locale, nelle zone collinari della provincia riminese, il mese di Maggio (mese nel quale è possibile la produzione di questo ricercatissimo miele) è stato caratterizzato da un vento costante e da temperature che, anche se non sono state basse, non sono state ottimali per la secrezione del nettare da parte delle piante di Robinia Pseudoacacia.
La produzione per le zone più vocate della provincia, come Saludecio e Montescudo, è stata ridotta del 90/95% rispetto alla produzione attesa, ovvero intorno ad 1Kg per ogni arnia.
Con questi dati è facile comprendere che per l’anno 2021 il miele di acacia sarà esaurito in breve tempo dagli apicoltori e che avrà prezzi di acquisto più alti del solito, anche se non saranno mai sufficienti a colmare il divario di produzione.
Sorte simile è toccata ad un altro miele molto apprezzato, il miele di agrumi, che viene prodotto nelle regioni del Sud Italia e che come per l’acacia ha registrato produzioni limitatissime che non soddisferanno il mercato.
Riportando una frase ormai tristemente di moda fra gli apicoltori “Anche per quest’anno l’acacia la facciamo il prossimo anno”.
Il miglior consiglio che mi sento di dare a tutti i consumatori di miele di acacia è quello di assaggiare, ed imparare ad apprezzare, i meravigliosi mieli millefiori che sono sempre diversi e ricchi dei sapori dei tanti fiori di cui è composta la campagna.