Questa mattina ho ricevuto una chiamata da parte di una società sportiva per segnalare uno sciame di api nei pressi del campo da calcio.
La situazione era la stessa che trovate in questo video che prendo ad esempio dal web.
Si tratta della più importante fioritura di interesse apistico del periodo tardo estivo / autunnale.
L’edera comune (Hedera helix) fiorisce da Settembre a Novembre con le zone più illuminate che saranno le più precoci e le zone in ombra che fioriranno ad autunno inoltrato e rappresenta una generosa e preziosa fonte di sostentamento per le api che si stanno preparando a passare l’inverno.
E’ una fonte di nettare e polline. Il nettare in particolare ha una particolarità: in pochi giorni dalla raccolta cristallizza in maniera molto compatta, cosa che rende il miele ottenuto difficilmente utilizzabile dalle api stesse, in particolare se raccolto in purezza.
Nonostante questa caratteristica apparentemente scomoda il contributo che ne deriva per la salute ed il matenimento invernale degli alveari è molto imporante perchè, grazie all’importazione contemporanea di altre fioriture, questa tendenza alla cristallizzazione viene attenuata rendendo il miele disponibile anche durante il freddo l’inverno.
Cosa fare in questi casi ?
Trovare una situazione nella quale la fioritura di edera richiama una grande quantità di api è piuttosto comune in questo periodo.
Innanzi tutto è importante sottolineare che durante il raccolto di nettare le api non sono aggressive. Possono reagire a movimenti bruschi o ad urti anche accidentali, ma non capiterà mai che queste api attacchino spontaneamente persone o animali.
Quando possibile il mio consiglio è di evitare di frequentare la zona di fioritura per qualche settimana e lasciare che le api possano prelevare liberamente nettare e polline che, voglio sottolineare ancora, sono una risorsa preziosissima per le colonie di api che stanno facendo scorte per passare serenamente l’inverno.
Se però la zona interessata dalla fioritura non può essere isolata, come nel caso della scuola calcio con cui è iniziato questo articolo, la soluzione migliore è quella di attendere la notte e tagliare i fiori che richiamano le api.
Sicuramente un peccato per la soppressione del flusso di cibo per le api, ma la salvaguardia delle persone e degli animali in questi casi viene prima di ogni altra cosa.
In ogni caso ti chiedo di non irrorare mai con insetticidi questa e anche le altre fioriture spontanee che si succedono durante l’anno. E’ un vero peccato eliminare questi insetti preziosi per l’impollinazione di tantissime erbe e piante, comprese quelle che forniscono cibo per le nostre tavole.
Se hai un cuore sensibile diffondi questo messaggio.